di Fabio Belli
L’Unione europea taglierà tutti i finanziamenti all’Ungheria e ne saboterà l’economia se il governo di Viktor Orban continuerà a bloccare gli aiuti all’Ucraina.
È quanto riporta il Financial Times, citando un documento confidenziale di alti funzionari di Bruxelles. Il mese scorso, Budapest aveva posto il veto su 50 miliardi di euro di finanziamenti a Kiev promettendo il blocco di futuri pacchetti. Un “comportamento non costruttivo”, secondo il documento citato dal quotidiano statunitense che sembra aver spinto l’establishment europeo a minare le vulnerabilità dell’Ungheria che potrebbe mettere a repentaglio la sua valuta e influenzare negativamente la fiducia degli investitori.
Sulla questione è intervenuto il ministro ungherese per gli Affari europei, Janos Boka: “Bruxelles sta utilizzando l’accesso alle risorse dell’Unione europea come mezzo di pressione politica”, ha detto Boka che poi ha aggiunto,”l’Ungheria non stabilisce alcun legame tra il sostegno all’Ucraina e i fondi europei”.
Dopodomani, 1° febbraio, è previsto un vertice dei leader europei dove il primo ministro ungherese, Viktor Orban, potrà decidere di revocare il veto a Kiev. Se non lo farà Bruxelles potrebbe iniziare il suo atto di ritorsione che, sempre secondo il Financial Times, avrà un impatto significativo sulla valuta ungherese e inciterà un calo degli investimenti con conseguenze negative per l’occupazione e la crescita.
Di fronte alla riluttanza di Budapest, da Bruxelles avrebbero ipotizzato persino una soluzione senza l’assenso di tutti i paesi membri, ma nelle ultime ore Orban sembra aver aperto uno spiraglio. In una dichiarazione il primo ministro ungherese ha affermato di non essere d’accordo sui 50 miliardi di euro per quattro anni. Tuttavia “siamo pronti a partecipare in caso di decisione all’unanimità, ma rinnovata di anno in anno”, ha detto Orban.