di Elisa Angelone
L’Honduras intende stabilire relazioni diplomatiche con la Cina. Lo ha annunciato ieri, 14 marzo, su Twitter, la presidente Xiomara Castro: “Ho incaricato il Ministro degli Esteri Eduardo Reina di gestire l’apertura delle relazioni ufficiali con la Repubblica Popolare Cinese”, si legge nel tweet, “come segno della mia determinazione a realizzare il piano del governo e a espandere liberamente i confini di concerto con le nazioni del mondo”.
Siccome Pechino non consente ai paesi con cui intrattiene relazioni diplomatiche di avere legami ufficiali con Taiwan, ciò significa che la mossa del governo honduregno implicherà la probabile rottura dei rapporti con Taipei, lasciando l’isola con solo 13 “alleati”.
Da Taipei il ministro degli Esteri taiwanese ha messo in guardia l’Honduras dal “cadere nella trappola cinese e prendere decisioni sbagliate che possano danneggiare l’amicizia di lungo termine con Taiwan”, in quanto ”partner sincero e affidabile”.
La decisione del governo honduregno, in ogni caso, non appare del tutto improvvisa. Già nel 2021, durante la campagna presidenziale, l’attuale presidente Castro aveva accennato alla possibilità di allacciare legami con Pechino, per poi fare marcia indietro, una volta eletta, continuando a favorire le relazioni con Taipei.
Dal canto suo, la Cina ha accolto con favore la decisione dell’Honduras. Durante la conferenza stampa odierna il portavoce degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha dichiarato che “Pechino è pronta a sviluppare relazioni amichevoli e di cooperazione con tutti i paesi, compreso l’Honduras, sulla base del principio di una Cina, due sistemi”. Pechino inoltre definisce “giusta” e “in linea con l’andamento della storia e dei nostri tempi” la decisione dell’Honduras.
Secondo quanto riporta il quotidiano cinese Global Times, è solo una questione di tempo prima che i restanti paesi centroamericani -che starebbero già beneficiando della cooperazione con la Cina- seguano l’esempio dell’Honduras.
Pechino è sempre più protagonista a ogni latitudine.