di Fabio Belli
“Gli Stati Uniti si stanno intromettendo nelle elezioni turche”.
È quanto ha affermato oggi, 12 maggio, il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu, due giorni prima della consultazione elettorale parlamentare e presidenziale che si terrà domenica prossima.
“Tutti in questo Paese lo sanno già, lo dichiara lo stesso presidente degli Stati Uniti…”, ha detto il ministro turco avvertendo Washington che Ankara ha una posizione chiara nella politica estera, e quindi i tentativi di ordinare ad Ankara di obbedire sarebbero vani. “Noi obbediamo agli interessi turchi”, ha sottolineato Soylu che ha reso noto di aver preso misure precauzionali riguardo a possibili attacchi informatici durante le elezioni.
Il ministro ha anche affermato che la propaganda del mainstream dei media occidentali farebbe parte di un piano studiato da oltre oceano per destabilizzare il paese. Lo stesso ministro il 3 maggio scorso aveva infatti affermato che gli Stati Uniti avrebbero tentato un colpo di stato presidenziale durante le prossime elezioni per portare a termine ciò che era iniziato nel luglio 2016, quando Washington avrebbe tentato di rimuovere l’attuale presidente turco dall’incarico con un colpo di Stato.
I desiderata dell’Occidente ambiscono alla vittoria del principale oppositore di Erdogan, Kemal Kılıçdaroğlu, che, in ossequio al pensiero russofobo dei padroni del mondo unipolare, non ha mancato di accusare la Russia di disinformazione elettorale. Kılıçdaroğlu, supportato da un’alleanza di sei partiti di opposizione, potrebbe insidiare il presidente in carica costringendolo quanto meno al ballottaggio che si terrebbe il prossimo 28 maggio.