di Fabio Belli
L’Arabia Saudita potrebbe ridurre drasticamente le esportazioni di petrolio verso gli Stati Uniti nel prossimo mese di luglio.
È quanto afferma Bloomberg, valutando la mossa come un inasprimento dei mercati occidentali e riportando che la riduzione del Regno ammonterebbe a circa 1 milione di barili al giorno, equivalenti ad un calo interno del 10%.
Sempre secondo le stime di Bloomberg, a seguito della riduzione Riyad avrebbe meno di 6 milioni di barili da esportare, di conseguenza, le esportazioni di petrolio verso i paesi occidentali potrebbero essere influenzate più delle spedizioni verso l’Asia visto che, sempre secondo la pubblicazione, le raffinerie a Est di Suez avrebbero ottenuto tutto il greggio richiesto.
Secondo quanto appreso di recente dal ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, i tagli alla produzione potrebbero non essere limitati solo al mese di luglio e andrebbero ad aggiungersi a quelli già in vigore dei paesi OPEC+.