di Margherita Furlan e Fabio Belli
A Vientiane, nel Laos, si riunisce l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN), di cui fanno parte anche Brunei, Myanmar, Cambogia, Filippine, Indonesia, Singapore, Thailandia, Malaysia e Vietnam. In tale occasione il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov e il suo omologo cinese Wang Yi hanno riaffermato l’impegno a contrastare congiuntamente l’interferenza di forze esterne negli affari del Sud-Est asiatico. Un chiaro intento di rafforzare l’influenza nella regione e di sostenere la stabilità e la prosperità dell’area attraverso una cooperazione strategica e multilaterale.
Durante l’incontro, Lavrov ha sottolineato l’importanza di piattaforme multilaterali come l’ASEAN e la necessità di preservare l’architettura incentrata su questa organizzazione. “Abbiamo una posizione unitaria: dobbiamo fare di tutto per impedire che venga distrutta.” Il capo della diplomazia russa ha anche colto l’occasione per congratularsi con l’omologo cinese Wang Yi per il successo della terza sessione plenaria del 20° Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (PCC). “L’esito di questo evento sarà senza dubbio di grande importanza per lo sviluppo futuro della Repubblica Popolare Cinese e per l’economia mondiale”, ha affermato. Nel corso del suo intervento, Lavrov ha ribadito l’importanza dell’attuazione degli obiettivi di sviluppo nazionale di Russia e Cina, considerandoli una priorità nell’agenda bilaterale.
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, intervenuto alla riunione, ha affermato che la Cina è disposta a condividere le opportunità di sviluppo con gli stati membri dell’Associazione, sottolineando di voler intraprendere un percorso di modernizzazione di successo su misura per le loro realtà nazionali e le caratteristiche storiche e culturali. Il capo della diplomazia cinese ha elaborato la posizione di principio della Cina sulla questione del Mar Cinese Meridionale ricevendo riscontri positivi sugli sforzi della Cina nel promuovere la pace e la stabilità. Le parti hanno espresso apprezzamento per la volontà di Pechino di assumere la guida nella firma del Protocollo al Trattato sulla zona libera da armi nucleari nel Sud-est asiatico e hanno affermato di essere disposte a lavorare insieme per mantenere la pace e la tranquillità nella regione. Nel corso della riunione è stata approvata la “Dichiarazione congiunta dei ministri degli esteri ASEAN e Cina sul rafforzamento della cooperazione umanitaria per l’azione contro le mine”.