di Margherita Furlan
Tre mesi dopo la nomina unilaterale da parte di Pechino, papa Francesco ha accettato Joseph Shen Bin come vescovo di Shanghai. Secondo il Wall Street Journal, la mossa conferma la volontà del Vaticano di perseguire la distensione dei rapporti con la Repubblica popolare cinese. Ad aprile Shen era stato trasferito dalla diocesi di Haimen a quella di Shanghai senza l’approvazione della Chiesa Cattolica, in violazione di un accordo firmato nel 2018 tra la Santa Sede e la Cina. Il trattato – rinnovato con termine biennale sia nel 2020 che nel 2022 – prevede che la nomina dei vescovi cinesi avvenga in modo congiunto. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha precisato che la Santa Sede vorrebbe regolarizzare il Consiglio dei vescovi cinesi (di cui Shen è presidente), oggi non riconosciuto dal Vaticano.