di Jeff Hoffman
L’Unione europea ha avviato un’indagine sulla piattaforma Telegram il cui CEO, Pavel Durov, è attualmente in libertà condizionata in Francia.
Ad innescare l’indagine voluta da Bruxelles è, almeno formalmente, la legge europea definita Digital Service Act, entrata in vigore nel novembre 2022 per essere applicata a tutto tondo a partire dal febbraio 2024.
Ciò che nessun media mainstream si ricorda di spiegare è che l’app di messaggistica realizzata da Pavel Durov è il social network scelto dalla maggioranza globale nonché il mezzo di comunicazione impiegato dai russi nelle azioni di guerra e di intelligence in Ucraina come in Africa e in Asia occidentale.
Stando all’analista di geopolitica Pepe Escobar quello contro Telegram è un nuovo capitolo della Guerra Ibrida da parte dell’Occidente Collettivo contro la Maggioranza Globale e il nuovo mondo multipolare che vuole emergere. Tutto infatti sembra ruotare intorno al numero di iscritti alla piattaforma, che secondo la legge prevede controlli maggiori sopra la soglia dei 45 milioni di utenti, ma ciò che in realtà disturba l’occidente collettivo è l’uso di Telegram da parte dei militari russi e dell’intelligence.
Salta agli occhi che, più o meno nelle stesse ore in cui Pavel Durov si trovava in stato di fermo a Parigi, Mark Zuckerberg scriveva lettere di pentimento al Congresso degli Stati Uniti e Elon Musk, proprietario di X, otteneva il riconoscimento mediatico di nemico della democrazia in quanto alleato di Donald Trump.