di Gionata Chatillard
Sono sempre di più i canadesi che decidono di accelerare la propria morte grazie al MAID, il servizio di assistenza messo in piedi dal Governo per assecondare la volontà di coloro che chiedono l’eutanasia o il suicidio assistito. Pratiche, queste, legalizzate nel 2016, e che da allora hanno causato circa 45.000 decessi. Una tendenza però decisamente in aumento, dal momento nel 2022 il numero di casi -circa 13.000 in totale- è cresciuto di oltre il 30% rispetto all’anno precedente. I numeri li riporta il Ministero della Salute canadese, indicando che le morti volontarie rappresentano già oltre il 4% del totale dei decessi.
L’età media degli individui che optano per l’eutanasia o il suicidio assistito è di 77 anni. Per la maggior parte, si tratta di individui colpiti dal cancro o da altre patologie che secondo i medici li avrebbero comunque portati a una morte certa e dolorosa in un ridotto lasso di tempo. Tuttavia, fra quelli che scelgono questa opzione, c’è anche un 3,5% di persone il cui decesso non era ragionevolmente prevedibile. Questi individui -solitamente affetti da disturbi che, oltre a causare dolore, rendono loro impossibile svolgere le normali attività quotidiane- possono accedere al citato servizio di assistenza solo dal 2021.
La normalizzazione di queste pratiche si sta infatti muovendo velocemente in Canada, dove alle modifiche della cornice legale corrispondono maggiori introiti per il settore della morte assistita. Per alcuni, si tratta semplicemente di riconoscere il diritto di ogni cittadino a decidere della propria vita. Altri puntano invece il dito contro la mancanza di alternative. Soprattutto dopo i casi di diverse persone che hanno dichiarato di essersi viste costrette a optare per l’eutanasia dal momento che non avevano ricevuto gli aiuti che avrebbero permesso loro di vivere una vita dignitosa. “Il Governo mi vede come spazzatura sacrificabile”, aveva denunciato una di queste pazienti, dichiarando quindi di aver scelto di morire, sostanzialmente, a causa della propria povertà.