di Jeff Hoffman
L’AI è troppo pericolosa in quanto interferisce con tutti gli aspetti dello sviluppo umano.
A lanciare l’SOS, questa volta, è l’inventore di ChatGPT, Sam Altman, che intervenendo davanti al Senato degli Stati Uniti ha spiegato che il pericolo a cui siamo di fronte è paragonabile a quello rappresentato dalle armi nucleari e, quindi, serve un’immediata regolamentazione.
Dopo aver confessato di aver messo il mondo in pericolo, Altman ha poi fatto presente che l’AI sta pesantemente interferendo con il regolare svolgimento della vita civile e politica e deve essere “tenuta sotto controllo”.
In un botta e risposta in stile holliwoodista, il creatore di ChatGpt ha apprezzato l’intervento del senatore democratico Richard Blumenthal, della sottocommissione per la privacy, secondo cui le aziende IT dovrebbero essere obbligate a testare i loro sistemi prima di immetterli sul mercato, proponendo poi un’agenzia di regolamentazione statunitense che protegga l’umanità da scenari catastrofici.
Giovedì 11 maggio, comunque sia, il telecomandato Parlamento Europeo ha preventivamente approvato un pacchetto di misure per regolamentare l’uso dell’AI. Con 87 voti a favore, 7 contrari e 12 astensioni, le commissioni per il mercato interno e le libertà civili hanno compiuto il primo passo per stabilire un regolamento sull’IA, incluso ChatGPT. Anche in questo caso, tuttavia, i funzionari europei hanno specificato che, paradossalmente, bisogna separare il rischio percepito dal rischio reale.
“La legge sull’IA è probabilmente l’atto legislativo più importante in questo mandato”, ha affermato l’eurodeputato rumeno Dragos Tudorache.
Stando al quadro dipinto dai politici occidentali sulle due sponde dell’oceano, quindi, il reset dell’intelligenza umana è già a buon punto.