di Fabio Belli
La Cina è il più grande finanziatore dei paesi in via di sviluppo.
È quanto emerge da un rapporto di AidData, un laboratorio di ricerca del William & Mary’s Global Research Institute. Secondo il documento di oltre 400 pagine, Pechino sarebbe creditrice nel resto del mondo per oltre 1.300 miliardi di dollari.
Il rapporto analizza i dati provenienti da oltre 700 finanziatori e donatori di proprietà statale in Cina. Dati che confermerebbero come il Paese del Dragone supererebbe tutte le fonti di aiuto e credito ai paesi in via di sviluppo, compresa la Banca Mondiale.
Tuttavia, sebbene la peculiarità dei cinesi sia quella di stabilire rapporti strettamente bilaterali con i Paesi a medio e basso reddito, tra gli 8 principali paesi debitori vi sarebbero in ordine: Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Olanda, Francia, Irlanda, Italia e Germania.
Secondo Brad Parks, direttore esecutivo di AidData, il dato rivelerebbe nuove intuizioni sul tentativo di Pechino di ridurre i rischi della Nuova Via della Seta. “La Cina sta ritrovando la sua posizione come gestore della crisi internazionale e riorientando tempo e denaro su progetti problematici nel Sud del mondo. Penso che il G7 abbia sottovalutato il livello di ambizione dei cinesi”, ha concluso Parks.