di Margherita Furlan e Jeff Hoffman
Chiara Colosimo, deputata di FdI, è stata eletta nuovo presidente della Commissione Antimafia senza i voti dell’opposizione che, salvo il cosiddetto terzo polo, si è alzata in piedi e in forma di protesta ha lasciato l’aula.
L’elezione, avvenuta con otto mesi di ritardo, ha lasciato l’amaro in bocca ai familiari delle vittime di mafia e di terrorismo in quanto, evidentemente, un po’ troppo stretta è la vicinanza della deputata ad ambienti che intrecciano noti personaggi dell’estrema destra all’eterodiretto terrorismo nero degli anni di piombo. Il problema sottolineato dai media è un rapporto di amicizia e collaborazione intessuto dalla Colosimo con il pluri pregiudicato membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari Luigi Ciavardini, condannato con sentenza definitiva per la strage di Bologna e l’omicidio del giudice Mario Amato.
Per il senatore Roberto Scarpinato “l’elezione di Chiara Colosimo rappresenta un segnale dei tempi, di questa stagione di normalizzazione e di restaurazione.” Per Salvatore Borsellino, la nomina della Colosimo “non è la migliore prospettiva di imparzialità, dato che si troverà a indagare anche sui contatti tra mafia ed eversione nera e la partecipazione alle stragi di elementi di quest’ultima parte”.