di Elisa Angelone
A distanza di oltre 20 anni, la Danimarca sta valutando di ricostituire la propria flotta di sottomarini militari. L’obiettivo sarebbe quello di rafforzare le capacità marittime e di difesa del Paese e tenere così sotto controllo le navi russe che transitano nel Mar Baltico. “La Danimarca è molto strategica, il che significa che tutte le navi della Marina russa devono navigare attraverso le nostre acque se escono da San Pietroburgo o Kaliningrad”, ha commentato Michael Jensen, Presidente del Comitato per la politica estera danese, secondo il quale sarebbero attualmente in corso discussioni volte ad aggiornare le politiche di sicurezza e di difesa del Paese scandinavo. Di queste farebbe già parte un investimento, approvato lo scorso anno, pari a 5,8 miliardi di dollari per rafforzare la flotta militare danese e, in generale, gli sforzi di Copenaghen di aumentare la spese per la Difesa portandola in appena un anno dall’1,35% allo standard NATO del 2%. Il tutto sulla scia della guerra in Ucraina che ha radicalmente cambiato l’approccio alla difesa da parte di tutta l’Europa per volere di Washington. Le autorità danesi avrebbero già dichiarato che, se al vertice di Vilnius la NATO e gli alleati concorderanno un obiettivo addirittura superiore al 2% del PIL -perché, come anticipato da Stoltenberg, il 2% è da considerarsi la base- Copenaghen raggiungerà anche quello il prima possibile.