di Fabio Belli
Un’alleanza di paesi, per lo più a maggioranza musulmana, ha chiesto la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite e una maggiore pressione internazionale su Israele nel contesto del massacro a Gaza.
I paesi, membri dell’Organizzazione economica denominata D-8, sono: Turchia, Egitto, Iran, Bangladesh, Indonesia, Malesia, Nigeria e Pakistan, i cui capi delle diplomazie, riunitisi nel fine settimana a Istanbul, in una dichiarazione congiunta hanno dunque invitato gli Stati Uniti a revocare il veto sulla piena adesione dei palestinesi all’ONU e tutti i paesi a “esercitare pressioni diplomatiche, politiche, economiche e legali” su Israele. Il D8 ha chiesto anche a Tel Aviv il ritiro dal governatorato meridionale di Rafah e la garanzia dell’ingresso di aiuti umanitari a Gaza, nonché il rispetto delle decisioni della Corte internazionale di giustizia.
Sempre nella dichiarazione congiunta finale, i ministri degli Esteri degli 8 paesi hanno chiesto la cessazione delle consegne di armi e munizioni a Israele e l’adozione di tutte le misure per proteggere i civili palestinesi, respingendo qualsiasi tentativo di sfollamento forzato.
La soluzione per la risoluzione del conflitto secondo il D8 sarebbe basata su due Stati con i confini del 1967, Gerusalemme Est capitale palestinese e un meccanismo di garanzia per proteggere un futuro insediamento.