di Jeff Hoffman
La guerra contro la povertà e le ineguaglianze è stata persa e se in termini reali i cinque miliardari più ricchi al mondo, Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett, hanno raddoppiato le loro fortune, il 60% più povero dell’umanità ha diminuito ancor di più i propri gettiti.
A renderlo noto, nel contesto del World Economic Forum di Davos, è il nuovo rapporto di Oxfam intitolato “Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi”.
Dall’annus horribilis 2020 i patrimoni dei ricchi sono cresciuti tre volte più rapidamente del tasso di inflazione ma, ad aumentare le disparità, denuncia il rapporto, ci ha pensato il sempre crescente carovita dovuto alle varie emergenze. Nel biennio 2021-2022 le più grandi multinazionali del pianeta hanno accresciuto i profitti dell’89% rispetto al periodo 2017-2020 dove di certo non se la passavano male.
Se i poveri sono condannati alla miseria, i calcoli effettuati da Oxfam prevedono anche che il numero dei milionari crescerà del 44% da qui al 2027. In ogni modo, la ricchezza è fortemente concentrata nel Nord globale, dove vive soltanto il 21% dell’umanità, ma dove è localizzato il 69% della ricchezza netta privata ed il 74% della ricchezza miliardaria globale.
Per quasi 800 milioni di lavoratori in 52 Paesi il monte salari ha subìto un decremento in termini reali di ben 1.500 miliardi di dollari nel biennio 2021-2022, una perdita equivalente a uno stipendio mensile per ciascun lavoratore.
Venendo al fu Belpaese, le statistiche del 2022 mostrano che l’1% della popolazione più abbiente detiene una ricchezza 84 volte superiore a quella del 20% più povero dello Stivale. Difatti, il reddito reale pro-capite delle famiglie nell’area Ocse nel secondo trimestre 2023 è aumentato per il quarto trimestre consecutivo, mentre in Italia è diminuito dello 0,3%. Inoltre, sempre secondo l’Ocse, dal 2007 l’Italia è il Paese che ha perso più potere d’acquisto dopo la Grecia.
La richiesta di aiuti alimentari ha registrato +12% negli ultimi 18 mesi a Milano, a Roma +34%, rispetto al + 27% del 202,. La povertà assoluta in Italia è passata dal 3% di 15 anni fa al 9,4% del 2023. I cosiddetti poveri assoluti sono saltati dall’1,8 milioni di trent’anni fa ai 5,6 milioni del presente.
“L’Italia cresce più delle altre grandi economie europee”, ha dichiarato la primo ministro Giorgia Meloni il 31 luglio scorso fra un pacchetto di sanzioni anti Russia e l’altro. E la guerra contro i poveri continua su tutti i fronti.