di Fabio Belli
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha affermato che la radice del ciclo del conflitto israelo-palestinese risiede nell’occupazione illegale a lungo termine del territorio, nella negligenza a lungo termine del diritto del popolo palestinese ad uno stato indipendente e nella mancanza di una garanzia del diritti fondamentali del popolo palestinese. Il portavoce ha altresì affermato che questa storica ingiustizia non dovrebbe continuare.
Intanto all’ONU è intervenuto il rappresentante permanente della Russia, Vasily Nebenzya, che ha definito il massacro di Gaza una catastrofe di proporzioni bibliche. “Le autorità israeliane chiamano le loro azioni in modo diverso. Vogliono espandere le operazioni e preparare una testa di ponte, ma non è questo il punto, il fatto è che, nonostante l’inequivocabile reazione del mondo, Israele ha iniziato ad attuare concretamente i suoi piani per ripulire l’enclave”, ha detto Nebenzya che poi si è rivolto sarcasticamente al collega statunitense: “perché sei contrario al cessate il fuoco? Sostieni la dottrina della “ritorsione totale” a Gaza? Dov’è finita la tua simpatia per i civili, che esprimi in modo così eloquente ad ogni riunione del Consiglio sull’Ucraina? Vorrei rivolgere le stesse domande al resto delle delegazioni occidentali al Consiglio, che si sono vergognosamente astenute su tutti i progetti di risoluzione da noi presentati che avrebbero richiesto un cessate il fuoco. Colleghi, i vostri “doppi standard” sono più che evidenti”, ha concluso il rappresentante russo.
Sempre alle Nazioni Unite la delegazione israeliana ha deciso di indossare stelle di David gialle “di epoca nazista” durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. “Le terremo finché questa assemblea non condannerà Hamas e chiederà il rilascio degli ostaggi israeliani”, ha detto il rappresentante di Tel Aviv, Gilad Erdan. Una forma di protesta che però è stata criticata anche dagli stessi ebrei. Il direttore del Museo dell’Olocausto israeliano, Dani Dayan, ha etichettato l’iniziativa come una bravata visto che, a suo dire, “disonorerebbe sia le vittime dell’Olocausto che lo Stato. La macchia gialla simboleggia l’impotenza del popolo ebraico e l’essere alla mercé degli altri. Oggi abbiamo un paese indipendente e un esercito forte”, ha detto Dayan.
A Washington, il segretario americano Antony Blinken è stato interrotto da una contestazione del gruppo pacifista Code Pink, mentre in un discorso al Congresso stava illustrando una richiesta di finanziamento supplementare da 106 miliardi di dollari per la cosiddetta sicurezza nazionale, ovvero soldi da destinare a Israele e Ucraina. “ Nessun senatore chiede il cessate il fuoco! Vergognatevi tutti!”, ha gridato l’attivista prima di essere trascinata fuori dall’aula.