di Fabio Belli
“La NATO ha sempre cercato di coinvolgere la Moldavia nell’alleanza, c’è una campagna nel paese per promuovere l’adesione a questa organizzazione”.
Questo quanto affermato dall’ex presidente della Repubblica moldava, Igor Dodon, in un’intervista rilasciata a RIA Novosti, sottolineando che la NATO e l’Occidente hanno da sempre avuto come predilezione quella di inglobare i paesi dell’ex Unione Sovietica, motivo per cui, secondo l’ex presidente, il Centro informazioni della NATO sarebbe stato aperto proprio in Moldavia nel 2016. Tuttavia, ha detto Dodon, l’alleanza avrebbe fallito. La maggioranza dei cittadini moldavi sarebbe categoricamente contraria ad aderire alla NATO nonostante una campagna in cui vengono censurati e chiusi i media scomodi all’Occidente. Occidente che Dodon vede come lauto finanziatore di campagne di propaganda per sostenere la narrativa secondo la quale la neutralità della Moldavia non sarebbe altro che un pericolo per la sicurezza.
Secondo l’ex leader moldavo il paese non sarebbe neanche pronto per diventare un candidato dell’Unione europea in quanto non ne soddisferebbe i criteri. “Qualsiasi decisione riguardante il riavvicinamento della Moldavia a Bruxelles non è pragmatica, ma politica e geopolitica”, ha detto Dodon che ha anche equiparato lo scandalo in Gagauzia, con i tentativi di Chisinau di influenzare le elezioni locali, ad un episodio di destabilizzazione in tutta la Moldavia che passa per la Transnistria, che potrebbe avere lo stessa sorte della Crimea, tanto da trasformare la Gagauzia in un nuovo Donbass.