di Elisa Angelone
Ieri, mercoledì 22 marzo, l’Egitto è diventato ufficialmente un membro della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS.
L’adesione del Cairo era già stata approvata a dicembre 2021, parallelamente a quella di Emirati Arabi Uniti, Bangladesh e Uruguay, anche se quest’ultimo non è ancora diventato membro della Banca a pieno titolo.
Si allarga, quindi, anche il fronte economico e commerciale del cosiddetto mondo multipolare emergente. L’obiettivo della Nuova Banca di Sviluppo, infatti, è quello di finanziare numerosi progetti infrastrutturali nei paesi membri del gruppo e nei paesi in via di sviluppo. Con l’Egitto, che sta anche negoziando un accordo di libero scambio con l’Unione Economica Eurasiatica, i BRICS ottengono di fatto un ulteriore accesso ai mercati dell’Unione Africana, già in parte garantito dalla presenza del Sudafrica.
E la lista di paesi che vogliono salire sulla scialuppa multipolare abbandonando la nave a guida occidentale (che affonda) si allunga.