Elettrosmog, giudice condanna a subirlo in casa
Vite al limite. Friuli Venezia Giulia, Comune di Moggio Udinese (UD): una donna gravemente malata chiede la sospensione dei lavori di posa in opera di nuova linea elettrica che la E-distribuzione S.p.A. – azienda del gruppo Enel – sta installando vicino la sua abitazione e per farlo si rivolge al giudice. Chiede la tutela al diritto a vivere senza elettrosmog. La Elettro-iper-sensibilità ossia “una grave forma di iper-reattività al campo elettromagnetico sarebbe infatti riscontrabile anche a fronte di intensità di campo elettromagnetico molto modeste e inferiori a quelle contenute entri i parametri normativi”, si legge nel ricorso presentato dai legali della donna. Perizie tecniche, mediche, certificati e relazioni per denunciare il grave pericolo che la posa del traliccio farebbe incorrere a Mariaelena Migotto, adesso travolta anche dall’ordinanza: la distribuzione dell’energia elettrica costituisce un servizio di pubblica necessità, quindi ricorso respinto, condanna alle spese legali e via libera ai lavori per il traliccio: ma con quali conseguenze per la sua salute? Per Allerta 5G, su La Casa del Sole Tv il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci ne parla con Giancarlo Mocchiutti, marito di Mariaelena.
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