di Fabio Belli
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha criticato gli Stati Uniti per aver posizionato un gruppo di portaerei nei pressi di Israele, affermando che commetterebbe “gravi massacri” a Gaza.
Il gruppo, che include la nave Gerald R. Ford, era stato annunciato dal segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin.
“Cosa faranno le portaerei degli Stati Uniti vicino a Israele, perché vengono? Cosa faranno le imbarcazione e gli aerei a bordo? Colpiranno Gaza e dintorni, e lì prenderanno provvedimenti per provocare gravi massacri”, ha detto Erdogan in una conferenza congiunta con il cancelliere austriaco Karl Nehammer ad Ankara.
Il presidente turco, da sempre sostenitore dei due stati, ha anche puntato il dito contro Tel Aviv focalizzandosi sul taglio dell’elettricità e dell’acqua a Gaza. Una mossa, a suo dire, lesiva dei diritti umani dei palestinesi. Erdogan si è poi detto pronto a mediare tra le forze israeliane e palestinesi per garantire la calma, a tal proposito ha reso noto di tenere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Le critiche di Erdogan a Washington arrivano quasi in contemporanea all’abbattimento di un drone turco in Siria. “Quando è conveniente per loro, siamo alleati della NATO, ma sfortunatamente stanno attualmente addestrando e armando tutti i gruppi terroristici e trasformando la Siria e il Medio Oriente in un bagno di sangue”, ha concluso il leader turco.