di Jeff Hoffman
I funzionari dello Stato Maggiore della Difesa stanno ipotizzando di arruolare cittadini migranti presenti nel territorio italiano.
Niente a che vedere con la legione straniera francese, ha precisato la stampa nazionale citando fonti vicine alla Difesa. “
“Se non ci fosse stata la guerra in Ucraina non ci saremmo posti il problema”, aveva effettivamente confessato qualche mese fa il ministro Guido Crosetto aprendo alla necessità di rivedere il modello italiano di difesa e individuare coloro che, a suo dire, “abbiano in testa di fare i soldati e andare nei teatri operativi”. Sempre Crosetto aveva evidenziato che la soglia del 2% del PIL per le spese militari indicata dalla NATO dovrebbe essere un punto di partenza e non di arrivo, ricordando che fino al 2028 non sarà possibile assegnare altre risorse alla Difesa.
“La crisi di vocazione tra i giovani italiani è un fatto certo. Bisognerebbe analizzarla per comprenderla meglio”, ha dichiarato invece il generale Tricarico commentando favorevolmente la questione per l’Huffington Post.
Ad abbattere per primi il tabù della cittadinanza come condizione sine qua non per appartenere alle forze armate è stato il Congresso degli Stati Uniti quando, nel luglio 2023, la Senatrice Democratica dell’Illinois, Tammy Duckworth, ha presentato al Congresso una proposta volta a includere i richiedenti asilo nelle file dell’insofferente esercito statunitense.
Dilemma non nuovo per Washington dato che già nel 2008 il Dipartimento di Difesa a stelle e strisce aveva avviato un’iniziativa per espandere il reclutamento a cittadini immigrati con determinate competenze mediche e linguistiche, ma il controverso programma, denominato Military Accessions Vital to the National Interest, era poi stato sospeso nel 2017.
“Solo il 24-27% dei giovani statunitensi di età compresa tra i 18 e i 24 anni soddisfa i requisiti per prestare servizio ma nessuno di loro ha il desiderio di arruolarsi”, rivela un recente sondaggio effettuato negli Stati Uniti.
Da Washington a Roma, dunque, cercasi disperatamente soldati di ventura.