di Jeff Hoffman
“L’FBI è sempre più preoccupata per la possibilità di attentati terroristici sul suolo americano”, ha dichiarato in diretta televisiva sulla rete NBC il capo dell’agenzia, Christopher Wray. Potrebbe trattarsi di un attacco simile a quello di Mosca, ha spiegato Wray.
Durante un’audizione con la Commissione di Sicurezza della Camera dei Rappresentanti all’inizio di aprile Wray ha fatto presente che il livello di rischio nazionale a cui Washington si trova di fronte “è il più alto che abbia mai visto durante la mia carriera”, aggiungendo fra le minacce quella degli attacchi informatici e delle influenze cinesi tramite la piattaforma social TikTok.
Rispondendo alla domanda sulle proteste studentesche contro i bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza, Wray ha affermato di essere molto preoccupato per la minaccia della violenza antisemita e, come da manuale, ha rassicurato gli spettatori di aver instaurato una collaborazione a tutto campo con le forze dell’ordine statali e locali e con gli addetti alla sicurezza dei campus universitari.
Ciò che Christopher Wray e i media a stelle e strisce si sono dimenticati di aggiungere è che l’amministrazione Biden ha appena modificato la legge sull’Intelligence dando carta bianca alle agenzie di sicurezza che, guarda caso, hanno adesso mano libera nello spionaggio a danno dei cittadini statunitensi.
“Reforming Intelligence and Securing America Act”, è il nome della legge pubblicata sul sito del Congresso.
Con la raffinata arte della neo lingua, tuttavia, la Casa Bianca ha spiegato ai contribuenti di voler proteggere la popolazione dal terrorismo tutelando la privacy di tutti gli americani.
Benvenuti a tutti ne “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley