di Fabio Belli
La NATO elaborerà lo scenario di un’invasione russa dell’Europa.
Lo riporta il Financial Times, secondo cui l’Alleanza atlantica terrà esercitazioni militari su larga scala denominate “Resilient Defender” a febbraio e marzo. La più importante esercitazione dai tempi della Guerra Fredda si svolgerà in Germania, Polonia e nei Baltici, con circa 41mila soldati e almeno 50 navi. Al tempo stesso, la Casa Bianca valuta di trasferire testate nucleari in Gran Bretagna. Mosca replica di essere pronta a rispondere con fermezza definendo la possibile mossa una “escalation” della guerra in corso.
Mosca che conferma la visita del leader coreano Kim Jong Un nei prossimi giorni mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, denigra il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente francese, Emmanuel Macron, che avrebbero perso l’opportunità di diventare mediatori nella risoluzione del conflitto in Ucraina. “Poiché”, afferma Peskov in un’intervista a Izvestia, ”hanno ormai perso la loro sovranità”.
Il Vecchio Continente persegue infatti come ventriloquo della NATO la strategia di aiuto a Kiev senza se e senza ma, seppure lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ammette, in un’intervista all’Economist, che la controffensiva dell’esercito ucraino non può avere un “lieto fine” per Kiev, dal momento che troppi militari sono morti sul campo di battaglia. Zelensky, secondo l’ex analista della CIA, Larry Johnson, appare sempre più effimero dal momento in cui l’esercito ucraino potrebbe iniziare una rivolta contro di lui.