di Jeff Hoffman
Forniamo il gas all’Europa o combattiamo il riscaldamento climatico?
Questo l’assunto dietro alla decisione della Casa Bianca che, fra Natale e Santo Stefano, ha annunciato una moratoria sulla costruzione dei nuovi terminal per l’esportazione di petrolio e gas naturale liquefatto verso l’Europa.
A suggerire la mossa, a quanto pare, sarebbero state le organizzazioni ambientaliste presenti alla COP 28 a Dubai che, guidati dall’immenso amore verso il pianeta, hanno fatto notare che l’enorme aumento della domanda di estrazione ed esportazione di gas scisto, combinato con il trasporto e le emissioni di gas serra, avrebbe causato danni irreparabili all’ambiente.
“Dobbiamo rivedere queste richieste di esportazione alla luce delle più recenti analisi economiche, ambientali e di sicurezza nazionale”, ha prontamente risposto il segretario dell’Energia statunitense, Jennifer Granholm, bloccando al contempo i permessi di esportazione finché il suo Dipartimento non avrà analizzato ogni singolo progetto.
“Qualsiasi ulteriore restrizione delle esportazioni di GNL degli Stati Uniti potrebbe esacerbare la crisi energetica in Europa”, hanno scritto in una lettera al ministro Granholm una quindicina di associazioni di settore del Texas, aggiungendo che molte nazioni saranno costrette a tornare al carbone.
Tuttavia, la doppia mossa dell’amministrazione Biden sembra voler mettere sotto scacco sia l’Europa che lo stato del Texas, la cui economia è a dir poco minacciata dalla moratoria voluta da Washington.
A seguito della crescita della produzione petrolifera, infatti, le compagnie petrolifere e del gas texane hanno pagato 1,5 miliardi di dollari di tasse locali e statali in più rispetto al 2022, per una cifra complessiva di 26,3 miliardi di dollari. Il presidente della Oil and Gas Association, Todd Staples, ha affermato che l’aumento della produzione di petrolio è stato raggiunto nonostante il nostro governo federale abbia sfruttato ogni opportunità per contrastarlo.
D’altro canto, dopo che un senatore texano ha dichiarato che lo Stato del Texas dovrebbe smettere di finanziare il governo degli Stati Uniti, il vicegovernatore texano, Dan Patrick, ha apertamente minacciato Joe Biden di un confronto con le forze armate dello Stato.
Per il Vecchio Continente, quindi, la canna del gas è sempre più stretta.