di Fabio Belli
La distruzione causata dall’aggressione israeliana nella Striscia di Gaza non si vedeva dai tempi della Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione nell’enclave palestinese potrebbe richiedere 80 anni e costare fino a 40 miliardi di dollari. Queste le parole del segretario generale aggiunto dell’ONU e direttore dell’ufficio regionale per gli stati arabi, Abdallah al-Dardari, secondo il quale gli attacchi israeliani hanno lasciato 37 milioni di tonnellate di macerie in tutta Gaza.
Nel frattempo, l’esercito di Tel Aviv non si limita alla distruzione della ormai devastata Striscia, compiendo l’ennesima scorribanda in territorio siriano. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Sana, almeno otto soldati sono rimasti feriti per un attacco contro un edificio gestito dalle forze di sicurezza alla periferia della capitale Damasco. Come di consueto, il raid, avvenuto alle 22.50 di ieri 2 maggio, proveniva dalle alture di Golan occupate.
Intanto anche in Francia vengono bandite le manifestazioni studentesche pro palestina. Le forze di polizia francesi hanno trascinato fuori decine di studenti dall’Università parigina Sciences Po, all’interno della quale era in corso un “sit-in pacifico”, mentre sei studenti stavano iniziando uno sciopero della fame “in solidarietà con le vittime palestinesi”. La Sciences Po è un’università d’elite in Francia e annovera tra i suoi studenti illustri anche l’attuale presidente Emmanuel Macron.