di Jeff Hoffman
Oltre alle forze militari statunitensi già presenti nel paese, la Giordania sta mobilitando le proprie forze armate mentre, oltreoceano, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si appresta a unire gli aiuti diretti all’Ucraina a quelli verso Israele.
“Hamas è il male assoluto senza se e senza ma”, ripetono gli esperti evidentemente ignari delle origini del movimento politico il cui scopo originario era opporsi a Yasser Arafat.
Da Damasco, intanto, il presidente Bashar Al Assad ha dato il via all’ingaggio sulle alture del Golan e, ieri sera, martedì 10 ottobre, l’esercito siriano ha sparato un certo numero di missili verso le forze di occupazione sul Golan.
Nel frattempo, alla faccia del famoso diritto internazionale, Gaza viene rasa al suolo senza alcuna eccezione per ospedali, scuole, università e abitazioni civili. 1055 è il numero delle vittime palestinesi a Gaza, 5.184 i feriti. Il direttore dell’ospedale Al-Shifa di Gaza ha fatto sapere che al momento c’è abbastanza carburante per mantenere i generatori in funzione per quattro giorni al massimo, dopo di che, senza elettricità, l’ospedale si trasformerà in una fossa comune. L’unica centrale elettrica nella Striscia di Gaza ha interrotto la distribuzione di energia alle 14 odierne perché rimasta senza carburante. Restano accesi, ancora per poco, alcuni generatori privati. Al buio anche le celle dove sono detenuti i palestinesi in Israele, già posti in isolamento e confinati nelle loro celle in seguito all’attacco di Hamas. 1200 le vittime israeliane tra civili e militari.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha fatto sapere di aver “abolito tutte le regole di guerra. I soldati israeliani non saranno ritenuti responsabili di nulla. Non ci saranno corti marziali”.
“Quello in corso è un attacco contro l’occidente”, echeggiano i media dominanti ormai lontani anni luce dalle più elementari regole giornalistiche.
“Tra non molto, Tel Aviv dirigerà direttamente tutti i mass media italiani. E anche le diverse squadre di tribunali “fact checking””, scrisse Giulietto Chiesa il 24 aprile 2020.