di Fabio Belli
Il primo ministro georgiano, Irakli Kobakhidze, sostiene che un commissario europeo lo avrebbe messo in guardia per evitare di subire la stessa sorte del primo ministro slovacco Robert Fico.
In un post su Facebook pubblicato ieri, 23 maggio, Kobakhidze ha affermato di aver ricevuto l’avvertimento in quanto il suo governo si sarebbe dimostrato risoluto nel portare avanti la famosa legge contro gli agenti stranieri in fase di approvazione in Georgia.
“Hai visto cosa è successo a Fico? Dovresti stare attento…” Questo quanto avrebbe affermato il commissario europeo per l’allargamento Oliver Vargely che, sebbene non citato da Kobakhidze, ha confermato in seguito di aver telefonato al premier georgiano e di aver menzionato l’attentato a Fico, sostenendo però che le sue parole siano state estrapolate dal contesto.
Il commissario lo avrebbe solo avvertito che l’Occidente avrebbe adottato una serie di misure contro di lui. “Ho sentito il bisogno di attirare l’attenzione del premier georgiano sulla necessità di non aggravare una situazione già molto fragile approvando una legge che potrebbe portare ad un’ulteriore polarizzazione nelle strade di Tbilisi. In questo contesto ho menzionato il tragico incidente avvenuto in Slovacchia”, si sarebbe giustificato Vargely.
Parole che non trovano d’accordo Irakli Kobakhidze, secondo il quale, di fronte al ricatto prolungato da parte degli Stati Uniti e dell’Europa, saremmo di fronte a una intimidazione scioccante.
“Dall’inizio del 2022 c’è stato un forte interesse per l’apertura di un secondo fronte in Georgia, che indebolirebbe la posizione della Russia, ma distruggerebbe anche il nostro Paese”, ha affermato Kobakhidze che ha aggiunto “Nel mondo moderno c’è un Partito della Guerra Globale, che non è interessato al destino della Georgia, ma solo a indebolire la Russia”, ha concluso il premier.