di Fabio Belli
Un violento cambio di potere con il coordinamento e il sostegno finanziario di Paesi stranieri, utilizzando uno scenario simile a quello dell’Euromaidan. È quanto si legge in una dichiarazione del Servizio di Sicurezza della Georgia, secondo cui un gruppo di persone nel Paese e all’estero starebbe pianificando di organizzare disordini in Georgia nel periodo da ottobre a dicembre di quest’anno.
Guarda caso, durante lo stesso periodo, la Corte Costituzionale della Georgia sarà chiamata a pronunciarsi sulla questione dell’impeachment nei confronti della Presidente Zurabishvili a seguito di una richiesta di 80 deputati secondo i quali le visite all’estero della Zurabishvili, principalmente nel vecchio continente e oltreoceano, sarebbero avvenute senza l’avallo del Consiglio dei Ministri.
Fra gli autori del piano di destabilizzazione vi sarebbero il vice dell’ex Ministro degli Interni, esponenti dell’intelligence e membri della cerchia ristretta dell’ex presidente Saakashvili.
Un piano che coinvolgerebbe un folto gruppo di elementi di origine georgiana che combattono in Ucraina, ma addestrati vicino al confine di Stato polacco-ucraino. Il tutto sotto la supervisione di note organizzazioni sovversive che in passato hanno organizzato attività destabilizzanti anche in Serbia.