di Fabio Belli
“La Germania deve smettere di nascondere i fatti sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream e deve garantire la massima trasparenza sulle sue indagini”, è quanto ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante un intervista rilasciata oggi a Izvestia.
Il capo della diplomazia russa ha aggiunto che l’apparire delle notizie sui media, invece che in risposta alle richieste russe, desterebbero il sospetto di una messa in scena. “L’intera operazione è progettata in qualche modo per distogliere l’opinione pubblica dai veri colpevoli e mandanti dell’attentato”, ha detto Lavrov secondo cui è vergognoso che la Germania abbia accettato silenziosamente la privazione di una risorsa energetica a lungo termine cruciale per il suo sviluppo come paese.
In precedenza Il funzionario del Ministero degli Esteri russo, Oleg Tyapkin, ha riferito a RIA Novosti che Mosca ha ufficialmente presentato una denuncia a Berlino per la sua indagine sugli attentati in seguito all’emissione del mandato di cattura delle autorità tedesche per il cittadino ucraino Vladimir Zhuravlev che, sempre secondo l’indagine tedesca, come complici si sarebbe avvalso dei coniugi, anch’essi ucraini, Svetlana ed Evgeniy Uspensky. Secondo il Wall Street Journal, citando fonti occidentali anonime, l’ordine di sabotaggio del Nord Stream sarebbe partito dall’ex comandante delle forze ucraine Valery Zaluzhny.
“Invece di continuare a chiedere ai contribuenti tedeschi, anche attraverso l’UE, di finanziare il bilancio statale ucraino e le forniture di armi, è tempo di parlare di risarcimenti”, ha affermato la politica tedesca Sarah Wagenknecht. Analoga presa di posizione nella vicina Austria dove Christian Hafenecker, rappresentante di un partito di opposizione, ha dichiarato che, poiché i cittadini ucraini sono sospettati dell’esplosione del Nord Stream, si devono sospendere tutti gli aiuti all’Ucraina.