di Gionata Chatillard
Alla corsa alle armi, potrebbe presto far seguito quella alle reclute. La necessità di trovare nuove leve abili e arruolabili viene ormai continuamente sdoganata dai Governi e dalla stampa di mezza Europa. Ne ha parlato recentemente anche il titolare italiano della Difesa, Guido Crosetto. Nelle ultime ore, però, a finire sotto i riflettori sono state le iniziative del suo omologo tedesco, Boris Pistorius, che secondo la testata Der Spiegel sarebbe proprio in procinto di ripristinare la leva obbligatoria in Germania. Il ministro avrebbe infatti già chiesto progetti concreti in tal senso, con l’obiettivo di risolvere tutto prima delle elezioni federali che si terranno nell’autunno del prossimo anno.
Dopo la pubblicazione di queste rivelazioni, Pistorius ha provato subito a fare mezzo passo indietro, forse anche perché poche ore prima il Governo russo aveva accusato la Germania di non essersi ancora del tutto “denazificata”. Il ministro tedesco ha quindi deciso di frenare, o perlomeno di prendere tempo, dichiarando che una posizione definitiva in merito alla questione non è ancora stata presa.
Tuttavia, lo stesso Pistorius ha poi ammesso di “aver sempre avuto un certo debole per il modello della Svezia”, paese che negli ultimi anni è tornato al sistema della leva obbligatoria. Il che significa che per Pistorius la volontà di rimettere in piedi il servizio militare c’è, eccome. Ciò che piuttosto manca, oggi come oggi, sono le risorse per poter sviluppare tale progetto. Alla Conferenza di Monaco, in realtà, Pistorius aveva parlato della necessità di poter contare su almeno 3.000-4.000 coscritti. Un numero tutto sommato esiguo, ma a cui il Governo tedesco non sembra attualmente in grado di far fronte a causa della carenza non solo di caserme, ma anche di istruttori.