di Fabio Belli
Il presidente della Lega degli Stati arabi e re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, è arrivato oggi a Mosca in visita ufficiale.
Al Khalifa ha poi tenuto colloqui al Cremlino con il presidente russo, Vladimir Putin, all’inizio dei quali ha sottolineato come, per la prima volta in occasione del recente vertice della Lega Araba, il mondo arabo abbia mostrato unanimità nel chiedere la fine della guerra nella Striscia di Gaza e come la Russia sia stato il primo paese a cui il Bahrein si è rivolto per chiedere sostegno nello svolgimento di una conferenza di pace sul conflitto.
Secondo quanto ha detto a Sputnik il professor Mehran Kamrava, esperto geopolitico presso la Georgetown University in Qatar, la visita di Al Khalifa in Russia sarebbe un segnale agli Stati Uniti che il regno insulare del Medio Oriente, storicamente alleato di Washington, stia guardando sempre più a Levante. Non a caso, dopo la tappa moscovita, il messaggero del mondo arabo volerà in Cina per colloqui speculari con il presidente Xi Jinping.
Durante il confronto con il capo del Cremlino, re Hamad ha anche espresso sostegno alla normalizzazione delle relazioni con l’Iran, fino a poco tempo fa considerato un nemico dai cinque membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo.
Il presidente russo, Vladimir Putin, a sua volta, ha affermato che ci sono buone tendenze nello sviluppo della cooperazione commerciale tra Russia e Bahrein, annunciando lo sviluppo 30 progetti di investimento per un valore equivalente a 500 milioni di dollari.