di Margherita Furlan e Fabio Belli
I servizi segreti ucraini dichiarano agli asserviti media occidentali che sarebbero in procinto di eliminare il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Il vice capo della Direzione principale dei servizi segreti di Kiev, Vadym Skibitsky, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt, ha risposto a una domanda su Prigozhin dichiarando: “Stiamo cercando di ucciderlo…”. Così come il presidente russo Vladimir Putin sarebbe un «obiettivo primario», perché “coordina e decide cosa succede». «L’Aia è inevitabile per Putin. E in questa situazione, è ancora meglio che sia vivo in tribunale», ha precisato Andrii Yusov, rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, citato da Ukrinform, aggiungendo che Putin «e tutta la sua banda» sono criminali di guerra.
Nel frattempo, sul fronte diplomatico la Russia ha convocato gli ambasciatori di Danimarca, Germania e Svezia in assenza di risultati nelle indagini sui gasdotti Nord Stream. Indagini condotte dalle autorità dei tre paesi. Lo si apprende da un comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri del Cremlino secondo cui gli ambasciatori avrebbero protestato invano presso le rispettive autorità, che evidentemente sono impegnate in altri dettagli, come nel comunicare che l’economia tedesca sta ufficialmente entrando in recessione.
In Germania si è registrato, infatti, per il secondo trimestre consecutivo, una diminuzione del PIL. Nell’ultimo periodo del 2022 la riduzione era stata dello 0,5%, mentre nel primo trimestre del 2023 il calo è stato dello 0,3%. Che strana è la vita.