di Margherita Furlan e Fabio Belli
Il percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla Nato è «irreversibile». E’ quanto si evidenzia nella bozza della dichiarazione finale del vertice di Washington che si prevede venga approvata dai leader. Rassicurando Kiev sul fatto che il suo «futuro è nella Nato», il documento sottolinea che l’Ucraina potrà aderire solo se tutti gli attuali membri saranno d’accordo. Secondo fonti diplomatiche interne all’Alleanza, gli Stati Uniti e la Germania in particolare sono contrari ad affrettare il processo. Nella bozza si accolgono quindi con favore i «progressi concreti» compiuti dall’Ucraina riguardo le «riforme richieste a livello democratico, economico e di sicurezza» rispetto all’ultimo vertice Nato tenutosi nella capitale lituana Vilnius un anno fa. Ma non a caso la Casa Bianca ha riferito che a tutti i 32 membri della Nato sarà chiesto di sviluppare piani di protezione civile nel caso in cui venga attivato “l’articolo 5” del trattato per prepararsi “a un attacco russo”.
La Nato inoltre designerà un rappresentante speciale per «il vicinato meridionale», ovvero la sponda Sud del Mediterraneo. Verrebbe in questo modo soddisfatta una delle principali richieste dell’Italia.
Nella dichiarazione del vertice NATO, la Cina viene definita un “complice decisivo” della Russia nella guerra contro l’Ucraina. Pechino sarà quindi invitata a interrompere qualsiasi sostegno materiale e politico agli sforzi militari di Mosca.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, intanto dà il via libera all’uso da parte dell’Ucraina dei missili Storm Shadow britannici contro obiettivi russi. Starmer conferma così la linea del governo conservatore che a inizio maggio aveva autorizzato l’Ucraina a usare armi inviate dal Regno Unito per colpire obiettivi russi sul suo territorio.
Non di meno il Segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, che annuncia come già “in corso il trasferimento degli F-16, che arriveranno dalla Danimarca e dai Paesi Bassi. Questi aerei appariranno nei cieli dell’Ucraina quest’estate e faranno in modo che l’Ucraina possa resistere efficacemente”. Sul sito della Casa Bianca si ringraziano Belgio e Norvegia, disponibili a fornire ulteriori velivoli, e gli altri membri della Coalizione per il loro supporto. Tuttavia, il governo belga ha precisato di non consentire a Kiev l’utilizzo degli F-16 al di fuori del paese.
I paesi della NATO, inoltre, dovrebbero annunciare la fornitura di almeno 40 miliardi di euro in assistenza all’Ucraina nel corso del 2025. Secondo il Corriere della Sera, la quota dell’Italia per Kiev sarà di 1,7 miliardi di dollari.
Il Pentagono ha fatto sapere che gli Stati Uniti inizieranno a schierare armi a lungo raggio in Germania nel 2026, i sistemi includeranno l’SM-6 e il Tomahawk.
Sempre il Pentagono ha affermato che gli Stati Uniti e i loro alleati dovranno prepararsi a guerre di lunga durata. A tal proposito il vice segretario alla Difesa americano Kathleen Hicks ha detto che il paese “ha bisogno di ancora più approvvigionamenti internazionali” di armi ed equipaggiamento militare.