di Fabio Belli
Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto tappa oggi in Vietnam. Dopo una calorosa cerimonia di accoglienza, il capo del Cremlino ha incontrato il presidente vietnamita To Lam. I due hanno discusso all’interno del palazzo presidenziale di Hanoi.
Putin ha affermato che il rafforzamento del partenariato strategico globale con il Vietnam è una delle priorità di Mosca, rimarcando i 30 anni dalla firma del trattato di amicizia tra i due paesi. “La Russia attribuisce grande importanza allo sviluppo del dialogo con l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN), di cui il Vietnam è uno dei membri principali”, ha detto Putin.
Dal canto suo To Lam ha sottolineato che la costruzione delle relazioni con Mosca rappresenta una delle priorità della politica estera di Hanoi. “Una politica indipendente e autonoma, nonché diversificata e multivettoriale”, ha detto il presidente vietnamita ricordando l’aiuto disinteressato e il sostegno che il popolo russo ha fornito al Vietnam nella lotta per l’indipendenza dal Giappone e dalla Francia.
Russia e Vietnam hanno firmato undici accordi volti a rafforzare la loro partnership strategica. I due paesi hanno deciso, tra l’altro, di rafforzare la cooperazione nel campo della difesa e della sicurezza e, come anticipato ieri, hanno emanato un memorandum sul programma per la creazione di un centro di tecnologia nucleare in Vietnam. Gli altri punti chiave della dichiarazione congiunta di Russia e Vietnam riguardano: il sostegno della politica estera di Mosca da parte di Hanoi, l’opposizione allo schieramento di armi nello spazio. Russia e Vietnam si sono espresse anche per la creazione di uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale;
Il capo del Servizio federale russo per la cooperazione tecnico-militare, Dmitry Shugaev, ha inoltre garantito una pronta assistenza al Vietnam per potenziare le sue forze navali e quelle di aviazione.
Dopo i colloqui con il presidente vietnamita To Lam, il leader russo Vladimir Putin ha avuto un incontro anche con il primo ministro del Paese del sud-est asiatico, Pham Minh Chinh.
Il Financial Times ha riferito che, ospitando Vladimir Putin, Xi Jinping e Joe Biden nell’arco di meno di un anno, il Vietnam ha dimostrato la capacità di “bilanciare le rivalità geopolitiche con uno slancio che è sfuggito ad altri paesi”.
Nel frattempo, il Servizio russo di intelligence estera, fa sapere che la legittimità del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj dipende interamente dal sostegno occidentale, ma l’Occidente lo sacrificherà una volta che la Russia consoliderà i suoi successi sul campo di battaglia. Secondo la nota dell’intelligence russa il candidato più adatto per sostituire Zelensky per l’Occidente potrebbe essere l’ex comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny.