di Fabio Belli
Il Nicaragua ha denunciato la Germania alla Corte di giustizia internazionale dell’Aja per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio commesse da Israele nella Striscia di Gaza.
L’accusa, presentata dall’ambasciatore nicaraguense in Olanda, Carlos Jose Arguello Gomez, sostiene che Berlino “fornendo sostegno politico, finanziario e militare a Israele e interrompendo i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei profughi palestinesi, facilita il genocidio e, in ogni caso, disattende al suo obbligo di fare tutto il possibile per impedirlo”, si legge nel documento di 43 pagine formulato dai legali dello stato centroamericano.
Il governo tedesco, che oggi ha presentato davanti ai 16 giudici dell’Aia le proprie argomentazioni, ha respinto le accuse di Managua. Tania von Uslar-Gleichen, consulente legale del Ministero degli Esteri tedesco, ha definito il caso del Nicaragua “grossolanamente parziale” e ha negato qualsiasi accusa sostenendo che la Germania avrebbe fornito armi solo sulla base di un fantomatico esame approfondito che, secondo la tesi teutonica, supererebbe di gran lunga i requisiti del diritto internazionale.
L’accusa del Nicaragua arriva in un momento in cui in tutto il mondo crescono le pressioni per fermare le forniture di armi a Israele. Forniture di cui la Germania, non a caso, è il secondo esportatore militare dopo gli Stati Uniti.