di Fabio Belli
Nel tentativo da parte di Kiev di riacquistare l’attenzione della stampa occidentale, vi sarebbe una mossa disperata.
Secondo il capo delle truppe di difesa radiologica, chimica e biologica delle Forze Armate russe, Igor Kirillov, l’esercito ucraino starebbe pianificando la contaminazione deliberata di acqua potabile, provviste alimentari e mangimi per animali. Secondo la tesi, l’operazione potrebbe essere condotta sulla falsariga di quella avvenuta in Siria accusando del misfatto la Russia, allo scopo di rigenerare la campagna russofoba ormai in fase di esaurimento, riaffermando al contempo la retorica di lotta di resistenza e democrazia del popolo ucraino.
Intanto sul fronte israelo palestinese non si fermano le ostilità, nonostante le forze armate di Tel Aviv abbiano concesso una piccola tregua limitatamente a uno dei quartieri di Rafah: vicino al confine con l’Egitto. Tregua che non ha impedito all’esercito israeliano di fare irruzione nell’ospedale Kamal Adwan, nel nord dell’enclave. Secondo quanto riferito dal Ministero della Sanità di Gaza, i soldati israeliani avrebbero effettuato nel cortile dell’ospedale un vero e proprio rastrellamento di uomini, incluso il personale medico. Un tipo di operazione che ormai è uno dei marchi di fabbrica dell’esercito di Israele che l’Occidente si ostina a chiamare “l’unica democrazia del Medio Oriente”.