di Fabio Belli
L’India ha chiesto al Canada di ritirare 41 dei 62 diplomatici presenti nella capitale entro il 10 ottobre.
Secondo quanto riporta il “Financial Times”, la decisione di Nuova Delhi consisterebbe nella revoca dell’immunità diplomatica ai funzionari che rimarranno dopo quella data. Una decisione che segue le tensioni esplose nelle ultime settimane, dopo che il premier canadese Justin Trudeau aveva accusato le autorità indiane di coinvolgimento nell’omicidio del leader sikh canadese, Hardeep Singh Nijjar, sebbene figurasse nella lista dei terroristi di Nuova Delhi.
L’India dunque mantiene la parola data dal portavoce del ministero degli Esteri indiano, che il 21 settembre scorso, tre giorni dopo l’accusa del primo ministro canadese, aveva riferito di aver informato la controparte di un ridimensionamento della presenza diplomatica. Un ridimensionamento motivato ufficialmente dal fatto che i funzionari canadesi in India sarebbero stati molti di più rispetto a quelli indiani in Canada.
La dichiarazione di personae non gratae rappresenta un ulteriore colpo che va a deteriorare ancora di più le relazioni bilaterali tra i due Paesi.