di Jeff Hoffman
Nel pieno della campagna elettorale, il governo indiano sta rielaborando la propria deterrenza nucleare passando da nuove tecnologie missilistiche e una rinnovata capacità sottomarina.
Inoltre, fra un comizio elettorale e un test missilistico, il presidente indiano Narendra Modi sta accusando il partito d’opposizione di aver tradito gli interessi nazionali del paese regalando allo Sri Lanka, nel 1974, la piccola isola di Katchatheevu, disabitata ma con una chiesa dedicata a Sant’Antonio, cara ai pescatori e ai turisti provenienti da India e Sri Lanka.
Isoletta che, secondo la Corte Suprema indiana pronunciatasi nel 2014, può essere riannessa al continente soltanto con un atto di guerra. “Il Katchatheevu è stato ceduto allo Sri Lanka con un accordo (firmato da Gandhi) nel 1974. Come può essere ripreso oggi? Se volete riavere il Katchatheevu, dovrete andare in guerra per riaverlo”, fu il parere della Corte.
Nel frattempo, il recente test del nuovo missile Agni-Prime, che sostituisce il vecchio Agni-II, è un altro passo avanti verso la modernizzazione dell’arsenale missilistico indiano. E’ evidente che l’India stia consolidando la propria triade nucleare, che comprende sistemi di lancio terrestri, aerei e marittimi.
Così, mentre la Cina espande e modernizza le sue risorse nucleari, l’India tiene il passo seguita dal Pakistan.
Sale, contemporaneamente, la tensione in tutto il Medio oriente dove Israele, altra forza nucleare, continua l’attacco contro la popolazione civile di Gaza e provoca, per la sopravvivenza del governo Netanyahu, sia gli Hezbollah del Libano che i miliziani iraniani in Siria.
Benvenuti nell’anno delle grandi elezioni.