di Fabio Belli
L’interazione tra Mosca e Teheran sta raggiungendo un nuovo livello nonostante l’opposizione degli Stati Uniti e dei loro alleati.
È quanto ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, durante i colloqui a Teheran con il suo omologo iraniano, Mohammad-Reza Ashtiani. Entrambi hanno inoltre annunciato la disponibilità a compiere ulteriori passi congiunti per rafforzare la stabilità e la sicurezza nella regione mediorientale.
Il capo della Difesa russa aveva precedentemente incontrato il capo dello stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, discutendo della situazione in Siria e Afghanistan, nonché dell’ultima riacutizzazione delle tensioni in Nagorno-Karabakh. All’ordine del giorno tra le forze armate russe e iraniane vi sarebbe anche uno scambio di esperienze e piani militari per tenere esercitazioni navali congiunte.
Shoigu, che ha definito l’Iran il partner strategico della Russia in Medio Oriente, ha attribuito l’approfondimento dei legami bilaterali al buon rapporto tra i presidenti dei due Paesi, Vladimir Putin e Ebrahim Raisi.
Quest’ultimo, intervenuto anch’egli all’Assemblea delle Nazioni Unite, ha criticato l’egemonia dell’Occidente definendola anacronistica in quanto non all’altezza del contesto odierno. Raisi ha aggiunto che con la rinascita delle potenze emergenti, il mondo vede una nuova alba di un ordine mondiale multipolare.