di Elisa Angelone
Parallelamente al progetto del maxi hub del gas in Turchia, pare che la Russia sia coinvolta in un analogo progetto in un’altra zona strategica del mondo, ovvero il Golfo Persico, su cui si affaccia uno dei suoi alleati: l’Iran. E’ stato proprio il ministro del petrolio iraniano a riferire alla stampa nazionale l’intenzione della Repubblica islamica di creare un hub del gas con la partecipazione di Russia, Turkmenistan e Qatar nella regione di Asalūyeh, nella costa meridionale dell’Iran. Dopotutto, come ha sottolineato il ministro iraniano, la Repubblica islamica occupa il secondo posto nel mondo per riserve di gas, con 33 trilioni di metri cubi di questa risorsa oggi come non mai preziosa. Il progetto sarebbe ancora in fase di pianificazione. Si stima, in ogni caso, che il giacimento di gas che l’Iran condivide con il Qatar nel Golfo Persico contenga 51 trilioni di metri cubi di idrocarburi e oltre 7 miliardi di metri cubi di condensati, di cui oltre 30 trilioni recuperabili.
Turkmenistan, altro Paese ricco di gas, e Qatar non avrebbero ancora confermato la propria partecipazione.
Come ricorda l’agenzia di stampa russa TASS, Mosca e Teheran stanno invece cooperando in ambito energetico anche su altri fronti. A maggio dell’anno scorso, infatti, i due paesi avevano firmato un memorandum di cooperazione strategica con l’obiettivo, fra gli altri, di collaborare allo sviluppo dei giacimenti di gas e petrolio iraniani, tra cui anche il maxi giacimento di North Pars nel Golfo Persico.
Intanto, il presidente iraniano Ebrahim Raisi visiterà Cuba, Nicaragua e Venezuela la prossima settimana, su un invito da parte dei presidenti dei tre paesi sudamericani. Obiettivo: espandere la cooperazione bilaterale con «tre alleati e tre governi di sinistra della regione americana», affrontare questioni economiche, politiche e scientifiche, ma anche energetiche – soprattutto col Venezuela che, come l’Iran, è membro dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec).