di Fabio Belli
Israele ha ordinato di chiudere un importante giacimento di gas gestito dalla statunitense Chevron Corporation, per motivi di sicurezza.
Si tratta del giacimento Tamar, la cui chiusura potrebbe portare a una riduzione delle forniture o addirittura a ritardi. Chevron continuerà a rifornire i clienti in Israele e nella regione utilizzando il giacimento di gas Leviathan. Nel frattempo i prezzi del gas in Europa sono nuovamente saliti, forse in considerazione del fatto che recentemente Israele aveva riposto molta fiducia nelle capacità estrattive del Tamar, soprattutto per quanto riguarda gli accordi di fornitura energetica con il vicino Egitto.
Il giacimento offshore di Tamar si trova a 24 chilometri a ovest di Ashkelon, a nord della Striscia di Gaza. Il gas viene estratto da sei pozzi, ognuno dei quali produce circa 8 milioni di metri cubi al giorno.
I depositi di gas naturale al largo delle coste del paese, costituiti anche da altri giacimenti oltre al Tamar e al Leviathan, oltre ad essere destinati al mercato internazionale, forniscono circa il 70% dell’elettricità allo stato israeliano.