di Jeff Hoffman
Dopo la chiusura e i raid negli uffici dell’emittente Al Jazeera di inizio maggio, il governo Netanyahu si è scagliato contro la sede dell’Associated Press che, a quanto pare, trasmetteva le riprese in diretta dell’appena censurata TV con sede nel Qatar.
Martedi 21 maggio, infatti, le autorità israeliane hanno fatto irruzione nella sede di Sderot dell’AP, a un paio di km dalla striscia di Gaza, sostenendo che l’agenzia stava violando una legge sui media consentendo la ritrasmissione delle dirette televisive di Al Jazeera.
Presentandosi alla redazione con un mandato di perquisizione firmato dal ministro delle Comunicazioni, Shlomo Karhi, le forze di polizia hanno immediatamente interrotto le trasmissioni e confiscato le attrezzature ponendo una pietra tombale sulla pluralità dell’informazione.
Il governo israeliano aveva preventivamente inviato, giovedì scorso, l’ordine perentorio di interrompere le trasmissioni in diretta ma, precisa la Tass, senza ottenere la richiesta obbedienza.
Si tratta di incitazione al terrorismo, aveva commentato il 7 maggio Netyanahu ponendo i sigilli all’emittente Al Jazeera.
Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha denunciato la mossa come “un atto di follia” mentre, da oltreoceano la Casa Bianca ha commentato definendo le azioni censorie di Netanyahu “uno sviluppo preoccupante”.
“Rimaniamo fermi nella nostra convinzione che i giornalisti abbiano la capacità e il diritto di fare il loro lavoro”, ha dichiarato l’addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, dimenticandosi che, contemporaneamente, Washington silenzia le voci critiche, asseconda l’eliminazione fisica dei giornalisti indipendenti e, ricordiamolo con forza, perseguita Julian Assange per aver reso pubblico il vero volto delle democrazie occidentali.
“Esortiamo le autorità israeliane a restituire le nostre attrezzature e a permetterci di ripristinare immediatamente il nostro feed live in modo da poter continuare a fornire questo importante giornalismo visivo a migliaia di media in tutto il mondo”, ha dichiarato la vice presidente delle comunicazioni di Associated Press, Lauren Easton.
E lo spettacolo continua.