di Fabio Belli
L’Antitrust ha inflitto al social network TikTok una multa pari a 10 milioni di euro per controlli ritenuti inadeguati sulla diffusione di contenuti ‘suscettibili’ soprattutto per i minori.
Il provvedimento prende di mira in solido tre società del gruppo Bytedance Ltd: l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl.
Secondo l’Antitrust, il social network, oltre a non aver applicato le Linee Guida da esso stesso redatte, avrebbe adottato un modus operandi discutibile basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza con l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti al fine di accrescere la redditività degli introiti pubblicitari.
La decisione italiana sembra l’effetto di un probabile effetto boomerang nei confronti di TikTok dopo che la Camera dei rappresentanti statunitense aveva approvato ieri un disegno di legge che costringerebbe l’azienda a recidere i legami con il proprietario di Pechino o ad essere bandita negli Stati Uniti.
Non a caso, anche Bruxelles sta conducendo indagini contro AliExpress. La Commissione europea ha infatti affermato di condurre indagini sulla piattaforma cinese per “diffusione di contenuti illegali” che non garantirebbero la protezione dei consumatori europei. L’azienda è accusata di non far rispettare i propri termini di servizio su prodotti come medicinali, alimenti e integratori dietetici, che comportano rischi per la salute dei consumatori dell’UE, nonché per accuse simili a TikTok, nella fattispecie l’accesso a materiale pornografico da parte dei minori.
Dunque, tutti contro le piattaforme legate a Pechino: cui prodest?