di Fabio Belli
L’Unione Europea ha chiesto all’Italia di guidare l’Operazione Aspides, la missione nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden volta a proteggere le navi mercantili dagli attacchi yemeniti.
È quanto ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “è un onore e una responsabilità che affrontiamo con impegno e professionalità”, ha detto Crosetto. Ad assistere le navi da guerra made in Bruxelles vi saranno anche gli aerei dell’Aeronautica Militare Italiana, tra cui il Gulfstream CAEW, un avanzatissimo velivolo di sorveglianza aerea, che l’Italia è l’unico paese Nato a possedere e che, non a caso, viene già utilizzato nei cieli russo-ucraini.
Se la missione venisse approvata nel Consiglio europeo dei ministri degli Esteri, in programma il prossimo 19 febbraio, verrà istituito il quartier generale a Larissa in Grecia. Proprio dal greco deriva il nome della missione (Aspides significa scudo) che, sebbene dunque si dichiari come puramente difensiva, l’Italia si dice comunque pronta a prendere le redini con “fermezza e saggezza e con esperienza”, parola di Crosetto.
Nel frattempo, uno dei leader del movimento Ansar Allah, Mohammed Ali al-Houthi, in un’intervista a Repubblica, ha messo in guardia Roma contro la partecipazione alla missione: “L’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare”, ha affermato l’esponente yemenita lasciando intendere che, come minimo, il passaggio delle navi italiane nella zona sarà considerato ad alto rischio.