di Jeff Hoffman
Il dimissionario Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha affidato alla Spagna il ruolo di inviato per il fronte sud che, evidentemente, era stato ideato e destinato al fu Belpaese.
“Ho inviato un messaggio durissimo a Stoltenberg,” ha dichiarato Crosetto al quotidiano La Stampa.
La decisione di nominare un funzionario spagnolo è stata vista da Crosetto come uno sgarbo personale nonché un tentativo di svuotare di significato la proposta italiana che, stando alle parole del ministro, guardava all’Africa in chiave anti russa e anticinese.
Crosetto ha infatti sottolineato come, nel giro di vent’anni, la popolazione africana potrebbe diventare un problema centrale per la NATO a causa della sempre più massiccia presenza di Russia e Cina.
Tuttavia, cercando di ridurre la questione NATO a un problema di relazioni personali, Crosetto ha spiegato che l’Italia non avrebbe un problema con la Nato ma con Jens Stoltenberg.
“È lui l’unico responsabile, forse perché guidato da logiche di appartenenza politica, venendo meno alla prima delle sue responsabilità: essere super partes”, ha affermato Crosetto a La Stampa.
Niente di nuovo sotto il sole. Il caso vuole però che mentre la stampa dominante commentava l’ira di Crosetto, i velivoli dell’aeronautica militare italiana volavano in Medio Oriente a fianco degli aerei israeliani.
Il ministro Crosetto si è così affrettato a smentire il coinvolgimento del Boeing KC italiano nel bombardamento israeliano di sabato notte sullo Yemen.
Il nostro aereo era lì ma non ha effettuato nessun rifornimento agli aerei israeliani, ha fatto sapere Crosetto commentando un tweet dal suo profilo personale. Nessun comunicato ufficiale di smentita è però uscito dal ministero della Difesa.