di Fabio Belli
I servizi speciali ucraini sarebbero responsabili di una serie di attacchi e sabotaggi recentemente sferrati in Sudan contro le Forze di supporto rapido.
È quanto riporta la CNN secondo cui gli attacchi sarebbero stati motivati dalla presunta vicinanza della fazione sudanese al gruppo privato russo Wagner. Per gli attacchi sarebbero stati impiegati modelli di droni e ordigni esplosivi utilizzati anche dalle forze armate di Kiev e che, secondo l’emittente statunitense, ricalcherebbero come modalità di attacco lo stile delle forze ucraine.
Alcuni funzionari statunitensi avrebbero affermato con sorpresa che nei conflitti africani questi attacchi sono una cosa del tutto inedita e se le responsabilità ucraine fossero confermate, ciò rappresenterebbe “un’espansione drammatica e provocatoria del teatro bellico di Kiev contro Mosca”. Il portavoce dell’intelligence ucraina ha affermato di non poter né confermare né smentire tali responsabilità.
Sempre secondo la CNN, gli attacchi sarebbero avvenuti appena due giorni dopo che la Wagner aveva facilitato un grande convoglio di armi verso il Sudan attraverso una guarnigione delle Forze di supporto Rapido nel sud-ovest del paese vicino al confine con il Ciad.
Di recente il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, si era lamentato dei 3,5 milioni di euro donati da Budapest a Kiev per inviare 10 mila tonnellate di grano dall’Ucraina al Sudan. Ma secondo il ministro non un solo grammo era stato inviato al Paese africano.
Magari per Kiev è più comodo esportare armi e conflitti.