di Jeff Hoffman
Quasi la metà dei paesi appartenenti al Commonwealth vorrebbe disfarsi della corona britannica.
A lanciare la prima pietra, la Giamaica.
Marlene Malahoo Forte, ministro per gli Affari legali e costituzionali dell’isola caraibica, senza peli sulla lingua, ha dichiarato alla stampa internazionale che l’incoronazione di re Carlo ha accelerato i piani dell’isola per diventare una Repubblica. “E’ giunto il momento che la Giamaica torni ai giamaicani”, ha affermato Forte alla rete britannica Sky News, precisando che il paese intende presentare, il mese prossimo, un disegno di legge per recidere definitivamente i legami con la monarchia britannica, rimuovendo re Carlo dalla poltrona di Capo di Stato entro il 2024.
A dispiacere la sensibilità del re, tuttavia, è intervenuto anche un sondaggio effettuato da Lord Ashcroft e diffuso dal Times che, in poche parole, rende noto che la maggioranza dei cittadini in quasi la metà dei paesi membri del Commonwealth britannico, in caso di referendum, voterebbe per liberarsi dai nobili colonizzatori dell’impero britannico.
Stando ai dati riportati dal Times, infatti, Canada, Australia, Bahamas, Giamaica, Isole Salomone, Antigua e Barbuda voterebbero tutti per diventare repubbliche indipendenti.
Incoronazione del re e decadimento dell’impero, a quanto pare, si verificano in contemporanea.