di Elisa Angelone
Stati Uniti e Finlandia starebbero attualmente discutendo un nuovo accordo di cooperazione in materia di difesa. Accordo che, se concluso con successo, consentirà il dispiegamento di truppe statunitensi sul territorio finlandese.
La Finlandia, è opportuno ricordare, condivide con la Russia un confine di oltre 1,300 km. La presenza di soldati USA, quindi, concretizzerebbe di fatto le paure di Mosca di essere accerchiata dal nemico e non farebbe altro che aumentare la tensione, già di per sé altissima, dopo il recente attacco al Cremlino.
Non paga di aver aderito alla NATO, abbandonando la propria storica neutralità, Helsinki mira a rafforzare il legame militare con Washington nell’ottica di migliorare la sicurezza sia nazionale che transatlantica e, come riporta Newsweek, “scoraggiare l’aggressione russa”.
Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri finlandese, l’accordo in questione non riguarderebbe le armi nucleari, bensì, appunto, lo stazionamento delle truppe statunitensi nel Paese, il pre-stoccaggio di attrezzature e lo sviluppo di nuove infrastrutture militari finanziate dal Pentagono. Tra queste, secondo un funzionario finlandese, potrebbe esserci ad esempio una sala di manutenzione per gli F-35 che Helsinki ha acquistato dall’americana Lockheed Martin l’anno scorso per 9,4 miliardi di dollari.
L’ingresso del Paese scandinavo nell’Alleanza Atlantica, quindi, sembra aver aperto più opportunità di cooperazione bilaterale tra Finlandia e Stati Uniti, che di certo sarebbero ben felici di poter operare ad un passo dal confine con la Russia.
I negoziati tra Washington e Helsinki proseguiranno fino al 2024.
Secondo Newsweek, analoghi accordi di cooperazione sarebbero in fase di discussione anche con Svezia e Danimarca.