di Fabio Belli
Un gruppo di paesi della Nato potrebbe inviare truppe in Ucraina se gli Stati membri non forniranno tangibili garanzie di sicurezza a Kiev.
È quanto ha affermato l’ex segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Rasmussen, che ha posto come scadenza il vertice dell’alleanza a Vilnius. Secondo il politico danese, dunque, qualora la NATO non riuscisse a concordare un chiaro percorso per il conflitto russo-ucraino, vi sarebbe una chiara possibilità che alcuni paesi possano agire individualmente.
Il riferimento è senza dubbio agli stati baltici; non a caso Rasmussen cita espressamente la Polonia: “I polacchi prenderebbero seriamente in considerazione l’idea di entrare e riunire una coalizione di volenterosi se Kiev non ottenesse nulla a Vilnius. Non dobbiamo sottovalutare i sentimenti polacchi che non sono stati ascoltati per lungo tempo dal Vecchio Continente”, ha detto in sostanza l’ex Segretario Generale.
Secondo Rasmussen dovrebbe essere prioritario per Kiev ricevere la condivisione di informazioni di intelligence, addestramento, una maggiore produzione di munizioni, l’interoperabilità della NATO e una fornitura di armi sufficiente a dissuadere la Russia.
Alle parole dell’ex frontman euroatlantico ha tuttavia risposto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, rassicurando sul fatto, si fa per dire, che fino alla fine del conflitto, gli stati stranieri non manderanno truppe nel paese. E’ la guerra, bellezza!