di Fabio Belli
Oggi, 7 febbraio, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha commentato le dichiarazioni dei leader della NATO, secondo i quali l’Alleanza dovrebbe essere preparata alla guerra contro la Russia.
“Affermano questo giustificando la spesa multimiliardaria per Kiev, ma tali leader dovrebbero dire ai loro elettori l’amara verità e non trattarli da idioti senza cervello”, ha scritto Medvedev sul proprio canale Telegram. “Se dovesse verificarsi uno scenario del genere non si svolgerà in trincea. La NATO dispone di 1.500 miliardi di dollari di potenziale militare che per noi è incomparabile”, ha proseguito Medvedev, secondo il quale la Russia non avrà scelta in caso di scontro: “Per proteggere l’integrità del nostro paese utilizzeremo missili balistici con testate speciali e questa sarà la famigerata Apocalisse”.
Nel frattempo, in un mondo sempre più guerrafondaio, arriva una buona e una cattiva notizia. La buona è che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha silurato un disegno di legge volto a fornire 17,6 miliardi di dollari in aiuti americani a Israele. La votazione non ha raggiunto la maggioranza dei due terzi richiesta, con 250 legislatori favorevoli e 180 contrari.
La cattiva notizia è che l’accordo di pace fra Hamas e Israele sembra un miraggio. L’organizzazione palestinese aveva richiesto un piano in 3 fasi per una tregua completa e sostenibile offrendosi di rilasciare gli ostaggi in cambio di 1.500 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, un cessate il fuoco e l’ingresso di 500 camion al giorno di aiuti e carburante a Gaza nella quale dovrebbero installarsi 60.000 abitazioni temporanee e 200.000 tende. Hamas ha chiesto che Qatar, Egitto, Stati Uniti, Turchia e Russia fossero garanti dell’attuazione dell’accordo, ma secondo i media israeliani l’accordo “non s’ha da fare”.