di Fabio Belli e Margherita Furlan
Al vertice Russia Africa, in svolgimento a San Pietroburgo, il presidente russo, Vladimir Putin ha introdotto gli ottimi risultati del fatturato commerciale con il Continente nero che, raggiungendo la ragguardevole cifra di 18 miliardi, è aumentato di un terzo nell’ultimo periodo.
Putin ha accusato i Paesi occidentali di ostacolare le forniture di grano e fertilizzanti russi all’Africa. “Nel corso dell’anno, nell’ambito dell’accordo sul grano, più del 70% delle merci è andato ai Paesi sviluppati, mentre i Paesi in via di sviluppo hanno ricevuto solo il 3% pari a meno di 1 milione di tonnellate”, ha precisato il Capo del Cremlino che ha tuttavia sottolineato come il potenziale di crescita economica dell’Africa sia cresciuto dal 4 al 4,4%, raggiungendo il più alto indice di sviluppo nel mondo.
Il presidente russo si è impegnato a fornire a ciascun Paese africano nei prossimi mesi dalle 25 alle 50mila tonnellate di grano gratuitamente, sostituendo così il grano ucraino, soprattutto sullo sfondo dei raccolti record di quest’anno.
Putin ha anche previsto in Africa l’apertura di media russi e filiali delle principali università russe, nonché un centro logistico nel continente, una zona industriale in Egitto nei pressi del Canale di Suez e la realizzazione di progetti energetici in 30 Paesi africani. Russia e Algeria concordano anche sull’estensione della partecipazione delle compagnie russe ai progetti sul gas, con buona pace di Roma.
Ovviamente con la regolazione dei conti nelle valute nazionali africane.
“Consideriamo l’Unione africana come un’organizzazione regionale leader che modella la moderna struttura di sicurezza nel continente e spiana la strada affinché l’Africa prenda il posto che le spetta nel sistema di legami economici globali”, ha detto Putin rimarcando l’impegno della Russia, pronta ad aiutare rafforzare la sovranità dei Paesi africani e a contribuire affinché l’Africa diventi un partner chiave nel nuovo sistema dell’ordine mondiale multipolare. La Russia fornirà quindi ai Paesi africani la tecnologia nel campo della produzione agricola e i Paesi africani potranno diventare loro stessi produttori di cibo e persino esportatori.
“Le sanzioni illegalmente imposte alle nostre esportazioni hanno creato un paradosso: l’Occidente cerca di bloccare le nostre esportazioni di cereali e fertilizzanti mentre ci accusa ipocritamente dell’attuale crisi del mercato alimentare globale”, ha detto Putin che poi ha proseguito: “Abbiamo visto questo approccio in tutta chiarezza con l’accordo sui cereali: nessuna delle condizioni relative alla revoca delle sanzioni contro le esportazioni di cereali e fertilizzanti russi verso i mercati globali è stata soddisfatta”, ha detto Putin concludendo le intenzioni russe di riorientare attivamente i flussi di trasporto e logistica verso il Sud del mondo. “Il corridoio di trasporto nord-sud che stiamo costruendo fornirà ai prodotti russi l’accesso al Golfo Persico e all’Oceano Indiano, con ulteriori collegamenti attraverso la rotta più breve verso il continente africano”, ha concluso Putin. La Russia sostiene dunque le molteplici attività dell’unione africana volte a garantire pace e stabilità, classificando l’organizzazione tra i suoi principali partners.
Dopo l’intervento del presidente russo il capo dell’Unione Africana Assali Azumani, ha affermato che l’Africa è pronta a lavorare su tutti i fronti con la Russia, considerandola un partner speciale per il continente. Inoltre uno dei delegati presenti all’evento ha chiesto l’immediato rilascio del presidente del Niger, estromesso dal potere a seguito di un colpo di stato militare.
Nel frattempo il NYT afferma che l’Ucraina sarebbe entrata nella fase principale della sua controffensiva. Secondo l’articolo del quotidiano statunitense, i gruppi ucraini rinforzati cercheranno di spostarsi a sud verso Tokmak e, in caso di successo, verso Melitopol, con l’obiettivo di tagliare il cosiddetto ponte di terra tra il territorio occupato dalla Russia e la Crimea. Al contempo però, secondo quanto ha riferito il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, all’Agenzia Reuters, gli Stati Uniti non sarebbero soddisfatti della cosiddetta controffensiva, giudicandola inferiore alle aspettative e troppo lenta. E sempre nella democratica Ucraina, la Verkhovna Rada ha esteso la legge marziale e la mobilitazione generale per altri 90 giorni; pertanto, in conformità con la Costituzione, le elezioni parlamentari previste per la fine di ottobre saranno rinviate. Sul conflitto ucraino è intervenuto anche il presidente russo, Vladimir Putin, che ha confermato l’intensificazione significativa delle ostilità in direzione di Zaporozhya dove l’esercito di Kiev, a detta del capo del Cremlino, avrebbe subito pesanti perdite. “Tutti i tentativi di controffensiva sono stati fermati, il nemico non ha avuto successo ed è stato respinto”, ha sottolineato Putin.